I NOSTRI PERSONAGGI INTERIORI
Come individuarli, comprenderne gli scopi ed infine conciliarli, evitando i contraccolpi che il conflitto tra di loro spesso produce sulle nostre scelte di vita e sulle nostre relazioni.
Come evidenziato da alcune correnti psicologiche - tra cui la psicosintesi, la psicologia analitica, l’analisi transazionale e la psicologia dei sé - la personalità non è un'entità unitaria, ma piuttosto un insieme dinamico di sub-personalità, che si alternano sulla scena a seconda della situazione in cui ci troviamo e/o delle persone con cui interagiamo (e questo è valido sia per la personalità disturbata sia per quella cosiddetta "normale"). Questi sé o sub-personalità si suddividono in due grandi gruppi: primari e rinnegati. Appartengono al primo gruppo quei personaggi (o sé) che sono ben visti dal sistema familiare e socioculturale di appartenenza e con i quali si tende fin da bambini a identificarsi, agendoli alla luce del sole. Costituiscono invece il secondo gruppo quelle sub-personalità che vengono giudicate negativamente in tale ambiente e che pertanto l'individuo tende a rinnegare, esiliandole nell’inconscio, gettando così le basi per conflitti interiori e auto-sabotaggi. Per comprendere meglio noi stessi e migliorare i rapporti con gli altri è quindi importante prendere atto dell'influenza che questi personaggi esercitano sui nostri pensieri e di conseguenza sul nostro agire sociale. Come sostengono Hal e Sidra Stone "Se non comprendiamo le pressioni che essi esercitano, non siamo realmente padroni della nostra vita"; ci sembra di agire di nostra libera iniziativa ma in realtà siamo manipolati da loro.
Nel corso del seminario utilizzeremo alcuni metodi, come ad es. il Voice Dialogue e il Chod, che non solo aiuteranno i partecipanti a individuare i propri personaggi interiori ma gli permetteranno anche di percepirli energeticamente e di parlare con loro, così da comprendere i loro bisogni e i loro obbiettivi. In tal modo sarà possibile ridurre i conflitti interiori tra i diversi personaggi, minimizzare gli auto-sabotaggi e creare un clima di collaborazione che permetta di fare un efficace e costruttivo lavoro di squadra.
